MIGRA a sostegno delle imprese locali che valorizzano i giovani e il territorio della Guinea Conakry

Uno dei principali obiettivi del progetto MIGRA – Migrazioni, Impiego, Giovani, Resilienza, Auto-impresa, è il rafforzamento socio economico del contesto di intervento attraverso il supporto ad alcune imprese locali. Le imprese selezionate ricevono un accompagnamento nella scrittura del business plan, delle formazioni per migliorare le competenze imprenditoriali e, a seconda del tipo di impresa, delle formazioni tecnico specifiche. Inoltre, ricevono un contributo economico elargito sotto forma di acquisto di materiali e lavori strutturali. L’investimento è duplice: rafforzando le imprese, verranno creati nuovi posti di lavoro. A questo proposito, il progetto attiva borse di stage della durata di 6 mesi con le imprese coinvolte, in particolare a beneficio di giovani, donne e migranti di ritorno che sono i principali destinatari delle azioni progettuali.

Silvia Lami, coordinatrice del progetto MIGRA, lo scorso novembre è andata in missione in Guinea Conakry,  per visitare le aziende che hanno ricevuto il sostegno dal progetto.

La Fapel Guinée – uno sguardo all’innovazione

La Fapel Guinée è una realtà di artigianato attiva dal 2017 che produce oggetti in metallo, come mobili, pompe idriche, lavandini e riciclo di pneumatici, e la cui realizzazione di prodotti innovativi non presenti sul mercato del Paese, ha fatto vincere premi nazionali e internazionali ad Agibou Barry, suo fondatore. Con i finanziamenti del progetto sono state infatti realizzate una sala di asciugatura dedicata alla fase di pittura degli oggetti e un compressore elettrico per perfezionare la fase di pittura. L’impresa ospita tre stagisti del progetto: due in contabilità e uno in idraulica.

Azienda Agricola Bouly De Diawoya – agricoltura biologica e integrata

L’azienda agricola di Fassory Diakite è nata nel 2012 e si occupa di agricoltura biologica, piscicoltura e avicoltura. L’imprenditore ha una formazione universitaria in agronomia conseguita presso l’istituto più prestigioso del Paese. Fassory proviene da una famiglia di agricoltori e, dopo gli studi, ha deciso di tornare nel suo villaggio di origine per lanciare la sua impresa. La sua si tratta di una fattoria integrata, che vede una produzione ciclica e interconnessa tra agricoltura, allevamento e piscicoltura dove vengono sperimentate tecniche agroecologiche e usati solo pesticidi naturali con l’estratto di alcune foglie locali. Il progetto ha permesso a Fassory di acquistare 3000 pulcini da uova con servizi veterinari e alimenti specifici. Nell’azienda il lavoro non manca: sono stati infatti accolti 3 stagisti in agricoltura e uno 1 in avicoltura.

I giovani in stage che abbiamo intervistato si dicono entusiasti dell’esperienza che stanno facendo. Lo stage rappresenta un modo virtuoso per accompagnare i ragazzi nel mondo del lavoro e aiutarli a sviluppare e rafforzare le loro competenze. Gli imprenditori coinvolti, date le esperienze positive con i tirocinanti, si dicono disponibili ad assumerli per aumentare l’organico all’interno delle loro imprese, mantenendo qualità e competitività.”

Una nuova sede per l’Unione degli apicoltori di Lafou

Proprio in occasione della visita di Silvia Lami, è stato consegnato ufficialemente lo stabile costruito dal progetto che servirà come nuova sede di lavoro e magazzino di stoccaggio dell’Unione degli apicoltori permettendo una produzione e conservazione con uno stand di qualità e di igiene molto più elevato rispetto alla sede precedente. Alla cerimonia erano presenti le autorità locali, la federazione delle unioni di apicoltura della regione di Labé, tutti i membri dell’Unione di Apicoltori di Lafou e la popolazione locale del villaggio.

Il presidente dell’Unione ha dichiarato: “ Oggi è un grande giorno perché adesso possiamo dire: Questa è la nostra sede!”.

Dopo la visita c’è stato un momento di scambio tra i produttori sulle difficoltà che incontrano nel loro lavoro, in particolare, sulla commercializzazione del prodotto. La filiera del miele ha ottime possibilità di espansione ma necessita ancora di modernizzare le tecniche, di valorizzazione della produzione locale e di migliorare gli sbocchi sul mercato fuori dalla regione di Labé.

 

 

Il progetto MIGRA è promosso da LVIA insieme a COSPE, CISV, e i partner locali CARP e Acção para o Desenvolvimento e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo