Data: giugno 2014
Il Ministro dell’Ambiente Djibo Leyti Kâ, al termine di una recente visita al centro di valorizzazione dei rifiuti plastici PROPLAST, ha incaricato il governatore della regione di Thiès della formazione di un comitato di lavoro a cui parteciperanno, insieme all’autorità regionale e al Ministero dell’ambiente, la LVIA e la cooperativa del centro PROPLAST, le quali si impegneranno ad elaborare delle proposte concrete per lo sviluppo futuro delle attività.
Abbiamo chiesto a Mohammed Gueye, responsabile settore ambiente LVIA in Senegal, quali sono le proposte LVIA per incrementare le attività future di PROPLAST:
Le proposte LVIA si declinano in quattro concetti: energie rinnovabili, certificazione del prodotto, avvio produzione di oggetti finiti, bilancio d’impatto socio-ambientale
Energie rinnovabili
“È necessario abbassare i costi di struttura, in particolare quelli legati al consumo dell’energia elettrica. Una buona alternativa potrebbe essere l’utilizzo delle energie rinnovabili attraverso l’installazione di pannelli solari per alimentare il funzionamento dei macchinari. Questo ci permetterebbe di abbassare i costi di produzione e presenterebbe il vantaggio di un minore impatto ambientale”.
Certificazione del prodotto plastico
“Oggi le imprese che lavorano nel campo delle materie plastiche devono rispettare precise normative e standard di qualità. In tal senso, proponiamo che il granulato di plastica riciclata prodotto da PROPLAST venga sottoposto al controllo governativo per ottenere la certificazione di qualità. Questo darebbe maggiore credibilità al nostro prodotto e maggiori garanzie alle imprese”.
Produzione di oggetti finiti: cestini per i comuni
“Attualmente PROPLAST produce del granulato: questo prodotto rappresenta la materia prima delle imprese che lo utilizzano per la produzione di oggetti nuovi. Per rafforzare le nostre attività proponiamo l’installazione di un’unità di produzione nel Centro per la realizzazione di oggetti finiti in plastica riciclata. Il mercato c’è. Si potrebbe pensare ad una collaborazione con l’Agenzia nazionale per la nettezza urbana, impegnata con i comuni per migliorare la gestione dei rifiuti. Nell’ambito di questa strategia, l’Agenzia acquista dei cestini e li regala ai comuni che pensano alla distribuzione sul territorio. Noi potremmo proporre dei cestini in plastica riciclata prodotti direttamente dal centro. Quelli che oggi sono acquistati dall’agenzia sono in plastica vergine, quindi rappresentano un ulteriore consumo non sostenibile per l’ambiente”.
Bilancio d’impatto socio-ambientale
“Nella strategia futura di PROPLAST vedo la necessità di attrezzarci per elaborare un bilancio d’impatto socio-ambientale che ci permetta di usufruire dei crediti che, sulla base del Protocollo di Kyoto, sono corrisposti per ogni emissione di anidride carbonica evitata. Neo 2008 PROPLAST, a fronte di una produzione di 150 tonnellate di plastica riciclata, ha evitato l’emissione di 273 tonnellate di anidride carbonica in considerazione del fatto che le imprese hanno utilizzato questo prodotto riciclato come materia prima in sostituzione della plastica vergine. In applicazione del protocollo di Kyoto, PROPLAST beneficerà dei crediti per le emissioni risparmiate, corrisposti dall’Agenzia francese ESPERE, per un totale di circa 1.600 euro”.
Questa notizia riguarda il progetto:
Paese
Senegal
Settore
Ambiente ed Energia
Il problema dei rifiuti plastici in Senegal
Il rifiuto diventa risorsa per contrastare le nuove povertà
La gestione dei rifiuti plastici diventa impresa sociale
Educazione ambientale contro la dispersione dei rifiuti