Mar, 01/12/2015
2 gradi sono al cuore dei negoziati internazionali sul clima che disegneranno lo scenario normativo post-2020: si tratta del massimo aumento di temperatura che la nostra Terra può tollerare prima che la catastrofe ambientale diventi irreversibile. L’auspicio è di arrivare ad un accordo che vincoli tutti i Paesi a contenere l’aumento della temperatura terrestre entro tale limite. La Conferenza sul clima (COP21), in corso a Parigi, è una tappa di tali negoziati.
In preparazione della COP21, LVIA si è mobilitata con la FOCSIV (Federazione degli organismi di cooperazione d’ispirazione cristiana) ispirata dalla Laudato Sì, l’enciclica di papa Francesco che coniuga ambiente e sociale.
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“UNA TERRA. UNA FAMIGLIA UMANA”.
Fermare il cambiamento climatico è possibile
In vista dei negoziati internazionali, LVIA ha promosso la marcia per il clima “Una Terra. Una famiglia umana”, organizzata da FOCSIV.
Al motto “ogni passo conta”, i “pellegrini” sono partiti da piazza San Pietro il 30 settembre con la benedizione di papa Francesco, per portare a Parigi, all’attenzione dei delegati ONU, delle proposte concrete per fermare il cambiamento climatico.
L’iniziativa nasce nelle Filippine su idea dell’attivista Yeb Sano per propagarsi in altri Paesi del mondo, tra cui l’Italia, dove sono state organizzate delle marce parallele.
Sano è stato negoziatore per il governo delle Filippine per i cambiamenti climatici presso l’ONU e, denunciando l’inefficacia dei negoziati, nel 2015 ha rinunciato al ruolo istituzionale per attivarsi dal basso, trovando ispirazione nell’enciclica papale Laudato Sì:
«Il cambiamento climatico è un problema morale e si scontra con i tre mali dell’avarizia, arroganza e apatia. Ne abbiamo discusso con le comunità religiose e con le persone, perché la forza del nostro pellegrinare sta nell’unire le persone. Papa Francesco ci ha dato una meravigliosa lettera, la Laudato Sì, e l’ha affidata alle nostre mani e ai nostri cuori», ha detto l’attivistanel corso della tappa torinese, che LVIA ha organizzato con altroenti del territorio.
In Italia, i pellegrini hanno percorso 1.200 chilometri, a piedi e con i mezzi pubblici, fermandosi in 30 città a discutere con i territori per tradurre la tutela dell’ambiente in proposte, portate alla Conferenza sul Clima.
Ai potenti della terra, Yeb Sano ha chiesto interventi immediati tra cui la riduzione dell’innalzamento della temperatura sotto 1,5 gradi, il passaggio alle fonti rinnovabili e l’abbandono delle fonti fossili entro il 2050 e il finanziamento del Fondo Verde per le popolazioni più povere.
“LAUDATO Sì: unìenciclica per l’ambiente e per il sociale
La Laudato Sì è stata un’enciclica di grande rilevanza per l’agenda internazionale del 2015, poiché ha esplicitato considerazioni attinenti con la decisione sui nuovi obiettivi dell’ONU sullo sviluppo sostenibile.
Nell’enciclica s’intrecciano molti temi tra loro correlati perché, come sottolinea il testo, “tutto è connesso” tra ambiente, questioni sociali ed economiche, politica, cultura e spiritualità.
L’enciclica denuncia l’urgenza di cambiare un modello di sviluppo insostenibile e di adottare l’approccio dell’ecologia integrale, partendo dal presupposto che la questione ambientale non può essere trattata in modo isolato ma necessariamente bisogna porre attenzione all’interconnessione dell’ambiente con l’agricoltura e i diritti dei piccoli contadini, con le migrazioni, con i beni comuni come l’acqua e la biodiversità, con un sistema economico e finanziario che provoca degrado sociale e ambientale che tutti stiamo subendo.
L’enciclica sottolinea inoltre la necessità di modificare i nostri stili di vita e di mettere in gioco la nostra responsabilità per impegnarci in una conversione ecologica che non sia solo interiore e individuale, perché «Ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie,non con la mera somma di beni individuali. Le esigenzedi quest’opera saranno così immense che le possibilità delleiniziative individuali e la cooperazione dei singoli, individualisticamenteformati, non saranno in grado di rispondervi. (…)
La conversione ecologica che si richiede per creare un dinamismo di cambiamento duraturo è anche una conversione comunitaria» (Para 218).
Sul sito www.focsiv.it è disponibile un’analisi della Laudato Sì e informazioni sull’iniziativa “Una Terra. Una famiglia umana”
L’anima verde di LVIA si esprime fin dalla nascita dell’associazione, perché solo con uno sviluppo rispettoso della madre Terra è possibile migliorare in modo durevole le condizioni di vita e affrontare le iniquità sociali ed economiche legate al degrado ambientale.
Si pensi, ad esempio, all’esclusione delle donne dal governo dell’acqua, mentre il fardello del degrado (il mancato accesso alla risorsa) è caricato totalmente sulle loro spalle. Tra le attività in Africa, possiamo citare:
In Italia, possiamo citare le attività di sensibilizzazione:
• per la lotta allo spreco alimentare;
• per un uso consapevole dell’acqua e una gestione pubblica della risorsa;
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