Una macchina portatile dotata di filtri per la purificazione dell’acqua, alimentata da un pannello solare, adatta a tutti i luoghi in cui non c’è disponibilità di energia. È Sun4Water, progetto di innovazione tecnologica in grado di migliorare la vita nei paesi dove l’acqua potabile scarseggia. Il progetto coinvolge LVIA con una rete di Ong italiane (AVSI, AMREF, CAST, CUAMM, MANITESE), Fondazione Cariplo e l’impresa 3Sun.
La tecnologia Sun4Water, realizzata dall’impresa 3Sun, sarà sperimentata in quattro paesi africani (Etiopia, Kenya, Repubblica Democratica del Congo e Tanzania) grazie al contributo di Fondazione Cariplo e all’azione delle Ong presenti nei Paesi. Il dispositivo Sun4Water è stato presentato il 31 marzo presso la sede di Fondazione Cariplo a Milano nel corso di una conferenza stampa. LVIA, che coordinerà la sperimentazione dei prototipi in Africa, ha presentato i risultati dello studio preliminare a cui seguirà nei prossimi mesi l’installazione di 75 prototipi in nove aree d ei quattro paesi africani che soffrono per la mancanza di accesso all’acqua potabile.
Sun4Water è un dispositivo che richiede pochissima manutenzione, facile da usare, capace di purificare l’acqua dolce non potabile e di produrre energia elettrica per far fronte alle necessità quotidiane delle popolazioni, stimate in circa 1 miliardo di persone, che non dispongono di elettricità e acqua potabile.
«Il test sul campo – spiega Italo Rizzi, direttore di LVIA – verrà svolto dalle ONG usando il dispositivo su vari tipi di acque (sotterranee e superficiali) e con diverse tipologie di destinatari (principalmente scuole, comunità, dispensari e centri di salute). La sperimentazione fornirà importanti indicazioni rispetto all’usabilità tecnica del potabilizzatore nei contesti selezionati, ed in alcuni contesti verrà testata l’efficacia del dispositivo e i possibili effetti su salute, economia locale, ambiente e cambiamento sociale (in relazione a risparmio di tempo ed energia) con una verifica in termini di accettabilità e desiderabilità tecnica e finanziaria e individuando possibili migliorie a livello tecnologico necessarie per il suo utilizzo in piccole comunità rurali».