Il 5 dicembre 2008, in occasione della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, Volontari nel mondo FOCSIV promuove la XV edizione del Premio Volontariato Internazionale, dedicato quest’anno al tema della tutela ambientale, e sceglie Cristina Daniele, volontaria LVIA impegnata nel primo Centro di trattamento e valorizzazione dei rifiuti plastici di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso.
Nata a Cuneo il 26 settembre 1979, Cristina Daniele ha trascorso gli ultimi tre anni in Africa con la LVIA in progetti di lotta alla povertà e tutela ambientale. Dopo aver conseguito la maturità scientifica, si laurea nel luglio 2004 in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Università degli Studi di Torino con la votazione di 110 e lode. Numerose ed eterogenee le attività di volontariato che l’hanno vista impegnata in Italia fin dalla giovane età, Cristina ha insegnato italiano in associazioni e centri per immigrati, ma ha anche svolto attività di animazione per ragazzi e bambini disabili.
L’incontro con la LVIA avviene nel gennaio del 2005, quando Cristina inizia il Servizio Civile Internazionale a Ouagadougou, nel progetto “Proteggere l’ambiente … valorizzando i rifiuti” ideato da Andrea Micconi e avviato dall’associazione in partenariato con la Città di Ouagadougou, il supporto di Città di Torino e Regione Piemonte e con un finanziamento della Banca Mondiale, che lo ha premiato nel 2003 nell’ambito del Programma Development Marketplace. Si trattò di un notevole risultato, dal momento che solo i 47 progetti più innovativi furono finanziati, su un totale di 3.000 presentati a livello mondiale.
Cosa ti ha spinto a scegliere il servizio civile internazionale?
La voglia di mettermi alla prova su un’esperienza di volontariato internazionale e un interesse per l’Africa che mi ha accompagnata fin da piccola. La mia esperienza di servizio civile è iniziata con un percorso di formazione all’interno di un progetto di riciclaggio dei rifiuti plastici avviato dalla LVIA in Senegal nel 1998. Successivamente, ho iniziato l’esperienza vera e propria in Burkina Faso.
Come valuti questa esperienza nella tua formazione personale?
Il Servizio Civile è una grande opportunità di formazione e ti permette di metterti alla prova per un anno e capire se è davvero la vita che vuoi fare. Ma soprattutto è un’occasione unica di restare sul terreno, di condividere un’esperienza reale con la gente, che in pochi hanno la fortuna di vivere. Un intero anno vissuto al fianco delle donne impegnate nel Centro di riciclaggio della plastica, conoscendone le storie, frequentandone le case, prendendo parte ai momenti difficili e a quelli gioiosi, mi ha insegnato tanto.
Com’è andata l’esperienza professionale?
Quando nel 2005 sono arrivata Ouagadougou, il Centro di riciclaggio della plastica iniziava le sue attività. Veder nascere il centro è stato uno dei fattori fondamentali che mi hanno fatto appassionare al progetto, un’esperienza nuova per tutti, non solo per me, ma anche per le donne, che nel centro hanno trovato un lavoro, e per i partner locali, che nel corso degli anni sono aumentati. Il Centro ha ampliato le sue attività e oggi ha contatti commerciali con 8 imprese della città, con il Centro artigianale di Saâba, con il quale si è avviata la produzione di kit scolastici, con le scuole e il Parco Urbano Bangr-Weoogo, con cui realizziamo percorsi di educazione ambientale. Non posso che essere soddisfatta di questi ottimi risultati, raggiunti con la collaborazione di tanti, in Italia e in Burkina.
Com’è continuata la tua esperienza lavorativa dopo il servizio civile?
Nel 2006, la LVIA mi ha offerto di lavorare in Mozambico in un progetto di riciclaggio della plastica nella più grande discarica di Maputo. In questo progetto, oltre alla tutela ambientale lavoriamo per il reinserimento sociale dei frequentatori della discarica, soprattutto con i più deboli e vulnerabili, i bambini. Sono poi rientrata in Burkina Faso nel giugno 2008, e oltre a seguire il Centro di riciclaggio sono impegnata in altri progetti di lotta alla desertificazione e sovranità alimentare avviati dalla LVIA nel paese. Il mio lavoro qui è costruito su un rapporto quotidiano con le persone, che mi hanno insegnato a vivere la vita in modo diverso, nel rispetto degli altri, dell’ambiente e della società che ti ospita. Imparando a dare il giusto peso alle cose è più facile aver chiaro quali sono quelle che contano davvero»
L’evento di premiazione si terrà il 5 dicembre alle ore 10.30, e sarà realizzato in collaborazione con il Segretariato Sociale RAI che ospiterà, come ogni anno, la cerimonia di conferimento del Premio presso la Sala degli Arazzi nella sede RAI di Viale Mazzini a Roma. La cerimonia, accompagnata dalla proiezione di un video sull’esperienza della volontaria che è stato realizzato da FOCSIV e Segretariato Sociale RAI in collaborazione con il TG1, sarà preceduta da una tavola rotonda sul tema. Tra i presenti, Guido Bertolaso, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio, Monsignor Karel Kasteel, Segretario del Pontificio Consiglio Cor Unum, Don Sciortino, Direttore di Famiglia Cristiana, media partner dell’evento e Sandro Bobba, Presidente LVIA, al fianco di Sergio Marelli e Umberto Dal Maso, rispettivamente Direttore e Presidente di Volontari nel mondo – FOCSIV, e di Carlo Romeo, Direttore del Segretariato Sociale Rai. L’evento ha ricevuto il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma ed è supportato da Green Accord, Associazione culturale per la salvaguardia del creato.