Sabato 29 e domenica 30 novembre 2008, è tornato in piazza a Lodi il progetto “ Karìbu”
di I coordinatori del progetto “Karibu”
“Habari?”
“Nzuri!”, “Njema!”
Viaggiando per i villaggi della Tanzania si sentono spesso queste espressioni di saluto che è difficile tradurre nella nostra lingua, ma che, grosso modo, significano: “Che notizie mi porti?” “Buone…Belle”. Noi diremmo: “Come stai?”, “Bene!”
Il saluto è qualcosa di profondamente radicato nella tradizione africana e chi non saluta desta meraviglia in quei lontani paesi. Così come un’altra parola viene molto usata quando qualcuno si presenta alla porta, in Tanzania: “Karìbu” ovvero “Benvenuto”. Da qui viene il nome del progetto che, da parecchi anni, alcune scuole di Lodi portano avanti.
Per l’intera giornata di sabato 29 novembre e nella mattinata di domenica 30 dicembre si è ripetuta, dunque, puntualmente come negli ultimi otto anni, la mostra-mercato per la raccolta di fondi per l’ostello “ J. Nyerere” di Kongwa nello stato africano della Tanzania.
All’Istituto Sperimentale Statale “M. Vegio”, scuola capofila del progetto, quest’anno si sono associate tutte le classi del 1° Circolo Didattico di Lodi che già avevano in parte aderito negli scorsi anni. La mostra- mercato, quindi, che ha avuto un primo inizio sabato 22 novembre all’ Istituto “M. Vegio”, dopo il consueto appuntamento in piazza del duomo a Lodi, nelle date sopraindicate, si è ripetuta nel pomeriggio di lunedì 15 dicembre, presso la Scuola Elementare Statale “ Don Gnocchi” nel quartiere “Fanfani” e Giovedì 18 e venerdì 19, il pomeriggio, presso la Scuola Elementare Statale “Madre Cabrini” di Corso Archinti.
Quest’anno suor Matilda, responsabile dell’ostello, ci ha chiesto un aiuto per la riparazione delle finestre dell’ostello le cui vetrate sono molte delicate e sempre rotte a causa del forte vento che soffia sull’area di Kongwa. Con grande entusiasmo abbiamo aderito alla richiesta e ci siamo attivati, piccoli e meno piccoli, nelle costruzioni di oggetti vari da vendere nel corso della mostra- mercato.
Girando per le classi, soprattutto tra gli alunni delle Scuole Elementari, abbiamo trovato in bambini e bambine un grande interesse e una grande disponibilità aiutata dall’entusiasmo dei tanti docenti che condividono le finalità dell’iniziativa. Questo ci ha dato una spinta in più a portare avanti questa iniziativa.
Gli oggetti costruiti per la mostra sono stati tantissimi: l’inventiva e la creatività sono doti che bambini e docenti portano nel sangue. Sono stati venduti i tradizionali angioletti natalizi fatti con perline, i sassi, i piatti, i vassoi decorati a decoupage, ma c’è stata anche la novità delle icone e tante altre cose.
Sono stati raccolti 2.377 euro che andranno a coprire le spese per la riparazione delle finestre dell’ostello.
La cosa più importante che vogliamo, comunque, ribadire è quella della la testimonianza di affetto che ci lega da tanti anni alle studentesse di età compresa tra i 13 e i 17 anni, che abitano lontano da noi ma che confidano nella nostra generosità e nel nostro piccolo contributo.
A loro che nell’ultima lettera ci hanno detto, nella loro lingua : Asante sana, nashukuru sana”, anche noi rispondiamo nella nostra lingua: “grazie molte, vi ringraziamo molto”, perché ci ricordate che l’amicizia e la fraternità non hanno confini.
Questa notizia riguarda il progetto:
Paese
Tanzania
Settore