Emergenza nei campi migranti sulla rotta balcanica – LVIA risponde all’appello di solidarietà
LVIA risponde all’emergenza umanitaria in corso per i profughi sulla rotta balcanica. Nei primi giorni del 2021 è girato sui social media e via whatsapp un appello di solidarietà lanciato da diverse associazioni a livello nazionale per portare cibo e vestiti agli sfollati che si trovano nei dintorni di Bihać, in Bosnia. Si tratta di uomini, donne e bambini, per la maggior parte provenienti dal Pakistan e dall’Afganistan, rimasti ancora una volta senza un posto dove dormire dopo il devastante incendio del campo profughi di Lipa lo scorso 23 dicembre. Dopo l’incendio, in migliaia si sono dispersi nei boschi bosniaci, senza indumenti e cibo, per cercare un riparo di fortuna e sopravvivere alle temperature che scendono sotto lo zero.
A Torino, la Fondazione Mamre con le associazioni Pausa Café e Pequeñas Huellas si sono attivate per organizzare una raccolta di indumenti invernali e generi alimentari a lunga scadenza da poter portare in aiuto agli sfollati in Bosnia.
Anche le persone di LVIA, dapprima a livello singolo e poi come associazione, hanno pensato a come rispondere a questo appello.
Nelle poche ore a disposizione dal lancio del SOS alla chiusura della raccolta abbiamo avuto un’idea che ci ha permesso da un lato di aiutare nell’immediato queste persone a cui sono negati diritti fondamentali per i quali ci battiamo, e dall’altra di prestare una nostra Campagna alla situazione emergenziale, per dimostrare che la solidarietà non è mai concorrenziale.
Perciò abbiamo consegnato presso la Fondazione Mamre 200 kg di riso della Campagna ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA: i pacchi, che avevamo in magazzino da diversi mesi, e che avremmo voluto utilizzare per i consueti banchetti e attività di piazza che organizziamo per raccogliere fondi a sostegno dei nostri progetti di sicurezza alimentare in Burundi, erano infatti bloccati per le conseguenze legate alla pandemia. Abbiamo deciso dunque di trovare una nuova destinazione a questo prezioso riso, che rischiava di non essere utilizzato e soprattuto di non assolvere al compito principale: essere strumento di pace e solidarietà.
Abbiamo condiviso l’iniziativa con i soci e collaboratori di LVIA che hanno risposto prontamente e tutti insieme abbiamo fatto fronte alla spesa dei pacchi di riso per poterli poi donare a Mamre.
“La risposta all’appello è stata al di sopra delle aspettative” ci riferisce una referente di Mamre “I volontari hanno preparato un camion con più di 4 tonnellate di cibo e numerosi pallet di indumenti. Abbiamo materiale per riempire ancora altri due camion di aiuti”
Il 27 gennaio il primo camion con tutto il carico di donazioni raccolte è arrivato al magazzino dell’organizzazione Jesuit Refugee Service, a Bihać, in attesa di essere distribuito agli sfollati.
Per maggiori informazioni sull’iniziativa:
Fondazione MamreOnlus in Piazzale della Croce Rossa 185 A
tel. 011 852433
o scrivere a: mamre@fondazionemamre.org